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Pensieri di Valentina
31 agosto 2007


 

 

 

Terenzo (Parma), 31/08/2007

 

 

Ciao Vittoria,

tornata a casa, mi sono soffermata a pensare con assiduità ai giorni passati a Isola della Scala e, innanzitutto, sappi che mi reputo veramente fortunata ad avere vissuto una così arricchente esperienza.
       Sono ancora un pochino frastornata da tutto quello che ho “provato” e l’unico rammarico che ho è di sapere che, con molta probabilità, alla fine del corso io non sia stata in grado di manifestare tutte le idee, gli spunti, e le risposte che avevo come compresse nella mia mente...Beh, sto anche facendo passi in avanti: fino a qualche tempo fa probabilmente ci avrei messo mesi per estrapolarle da me stessa e ad oggi, in fondo, sono solo passati un paio di giorni dalla fine del nostro incontro.
          Vagando per casa  ho di nuovo rivolto l’attenzione a  un piccolo dono che avevo ricevuto alla fine di un concerto fatto dalle mie parti, sopra il quale è scritta una frase che spesso, mentre studio, attrae la mia attenzione “IL SEGRETO DEL CANTO RISIEDE TRA LE VIBRAZIONI DELLA VOCE E IL BATTITO DEL CUORE”...Come tu ben sai, ho sempre ricercato questo delicato equilibrio, che risiede nella magia del canto, senza mai trovarlo pienamente.
          Ultimamente mi sono avvicinata un po’ più spesso a quell’emozione, a quella sensazione, ma mai pienamente come avrei voluto; cantare diventava sempre un po’ più facile,  ma ero consapevole che la mia “vera voce” era seppellita da qualche parte dentro di me.
          Poi è arrivato, magicamente, il tuo corso  a Isola della Scala.
          Ero consapevole di studiare nel modo giusto, ma solo ora mi rendo conto di quanto mi mancasse ancora l’idea di “energia”, di  “amore, comprensione e accettazione di sé”, durante l’emissione di un qualsiasi “suono”, parlato o cantato che fosse ...Non avrei mai immaginato che il mio corpo potesse partecipare, vibrare e risuonare...Certo, ho sempre avuto la percezione del mio diaframma...e sempre più spesso della mia gola aperta, ma mi mancava la sensazione di piacere e di libertà.
          Così, semplicemente, mi sono lasciata andare, mi sono buttata indietro, ho inarcato la schiena su di una panchetta, mi sono messa carponi, mentre lo facevo ho cantato...e mi sono finalmente “sentita”, mentre tu mi distendevi la schiena e qualcuno mi tirava la testa...Certo, non era quello che avevo sognato tanti anni fa, quando pensavo che la mia vera voce sarebbe uscita cantando “Otello” o “ Cavalleria rusticana”...ma, sai una cosa??? Era da tanto che non mi sentivo così in equilibrio con me stessa e soprattutto felice.
         Così, sono già due mattine che mi sveglio prima del solito...faccio gli esercizi e costringo mio padre ad assistermi durante lo studio ...mi ha persino presa quando sono caduta all’indietro causando un  momento davvero esilarante. Quando sono caduta mi ha detto: “ No...no...così mi va giù l’ernia...”...nel frattempo io ero serenamente distesa sui cuscini e cantavo...la vera voce è anche questo...una sana risata...

Ti mando un bacione...ti salutano tanto i miei.

Con affetto.

Valentina.

 

 

 

 

 

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