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Cantare
12 settembre 2007


CANTARE.........

 

 

                                 E’ la cosa più naturale che un essere umano possa fare..... Eppure, a mie spese, ho scoperto essere un viaggio arduo, ricco di ostacoli, sofferto.... Ma sicuramente affascinante e meraviglioso.

                                 

Se gli occhi sono lo specchio dell’anima, allora la voce è l’anima.....

 

Tre anni fa arrivai casualmente alla porta di Vittoria Lìcari, brillante signora, dai modi garbati e dal fare rassicurante.....sono salita sul suo treno e abbiamo cominciato il nostro viaggio basato sulla fiducia reciproca e sull’ascolto. A dire il vero all’inizio il paesaggio era poco chiaro, a volte direi... stranissimo.... Abbiamo cominciato ad esplorare il corpo, dalla punta dei piedi alla cima dei capelli, le ossa, i muscoli, gli organi, le viscere...attraverso cosa? Attraverso IL SUONO

                                 

Ebbene scopri, di lì a poco, che si canta con tutto il corpo....

                                  

Le fondamenta del canto sono costituite dalla respirazione. Apparentemente il suo percorso è breve, e mentre ci si accinge a cantare si è soliti centrare l’attenzione solo sul diaframma, sulle corde vocali e sulla bocca.

                                 

 Ma in questo particolare metodo di studio ho fatto un’importante scoperta...

                                   

Il suono è ENERGIA dalla potenza devastante. Si origina nelle viscere più intime e si nutre del calore che il nostro corpo produce... è un fascio energetico ricco di tutte le emozioni, di tutte le bellezze, di tutte le negatività di cui siamo costituiti... è un fascio vibrante, a volte incontenibile, che sembra voler esplodere fuori dalla pelle, dalla cima della testa, dalla schiena, dal viso, dai piedi.... Da tutte le parti .... E poi.... E poi c’è la mente...e qui arrivano i guai!

                                   

Andare a lezione di canto è come andare dall’analista...

                                   

Bastano poche parole, o basta solo smuovere certi delicati punti energetici, che si apre il vaso di Pandora! E’ difficile spiegare questo concetto, bisogna provarlo. La nostra mente crea delle difese che nel corso del tempo, dalla nascita all’età adulta, si cristallizzano, e smuoverle diventa un processo lungo e faticoso... bisogna avere pazienza... L’esperienza, il proprio vissuto, la conoscenza, creano un mondo interno con regole precise, spesso sconosciute anche a noi stessi, perché appartenenti all’inconscio.

                                  

 

Se il suono, nel suo percorso, trova delle porte chiuse, è costretto a fermarsi, e quindi rimane intrappolato come in una gabbia. Attraverso l’uso di tecniche volte ad agire sull’apertura di quei lucchetti, cioè sciogliendo quei nodi tensivi a livello fisico, liberiamo la nostra mente e liberiamo così anche la nostra identità, che può esprimersi in tutta la sua ampiezza.

                                   

La bellezza della voce, a mio avviso, non sta solo nell’estetica ma nel coraggio di  uscire all’esterno con tutte le sue sfaccettature.

                                  

Liberare il suono dal nostro giudizio, liberarlo perché sia autentico, perché sia la nostra anima generosamente esternata.

                                  

Anche gli elementi contingenti ci influenzano.  Basta solo il pensiero, per esempio, di qualcosa che ci fa stare male, che ci fa innervosire, a non permettere che fluisca l’energia.

                                    

Ed ecco intervenire a supporto del suono la VOLONTA ’, che non lo guida, ma lo forza, lo appesantisce, lo blocca. Il suono non ha più una spinta naturale, ma  viene gestito dagli organi più alti ( gola, naso, bocca), l’aria non viene presa dalla pancia, ma molto più su. Mettersi a disposizione del suono significa essere generosi e coraggiosi, significa ascoltarlo e creare tutte le condizioni affinché possa proiettarsi verticalmente, vale a dire farlo nascere, crescere, vivere e trasformarsi. Si, perché il suono, e quindi il canto, sono ENERGIA, e l’energia non muore mai!!!

                                   

Mi è capitato di essere molto stanca e di dover cantare in pubblico. Non ero stanca solo fisicamente, ma soprattutto mentalmente. Tutto ciò che mi circondava aveva preso il sopravvento, le mie energie erano state vampirizzate, non riuscivo più a trovare me stessa, le mie esigenze non contavano più, il mio centro vitale era spento e, di conseguenza, non riuscivo a cantare.

                                    

Il suono era piccolo e striminzito, le vibrazioni assenti, quel fascio era    diventato una linea sottile, senza luce. Oserei dire che il suono in me non nasceva! E’ una sensazione terribile!!! In questi casi non c’è tecnica che possa colmare quel vuoto, e ancora una volta arriva la dimostrazione che la voce ha bisogno di noi, della nostra concentrazione e del nostro amore.

                                     

Corsi da Vittoria e, con una lezione faticosissima, attraverso esercizi dove è richiesta attenzione e disponibilità, la sede dell’origine del suono riacquistò potere. Il suono riprese i suoi spazi e la memoria muscolare si risvegliò permettendo di dare al suono la sua verticalità. Riprese a correre dall’alto verso il basso e dal basso verso l’alto, percorrendo la colonna vertebrale, che tornava ad allungarsi trovando la sua naturale posizione, senza nessun peso aggiunto! I piedi affondavano nel pavimento, ben radicati, ed un esercito di formiche marciava su tutto il mio corpo..... l’energia era tornata! Tutto l’apparato muscolare stava ricordando come fare a ricreare le condizioni ottimali per permettere al suono di trovare la strada giusta.

                                   

La sensazione che avverto ogni volta che termino una lezione è di immensa pace, di pulizia....... Mi sembra di volare.....ogni tensione sparisce, e per un po’ è come vivere in un’altra dimensione....

                                  

Questo metodo di lavoro, che prende in considerazione la totalità dell’individuo, va oltre il semplice studio del canto. Le note non hanno più un nome, ma una posizione precisa in noi e fuori di noi. Sono colori, immagini, emozioni, campanelli che aspettano di prendere vita.

                                    

 Cantando esprimiamo noi stessi in forme diverse, e grazie a questa esperienza posso dire che.......

                                     

CANTARE è la cosa più difficile che un essere umano possa fare.......

                                       

         Bisogna avere coraggio di conoscersi, di scavare, di entrare in contatto con il nostro inconscio, le nostre paure, i nostri limiti... e a volte osare sfidarsi... non bisogna avere paura, perché averne ci preclude la possibilità di compiere questo incantevole viaggio, di scoprire noi stessi attraverso la nostra voce....

                                       

Ringrazio Vittoria per la sua disponibilità infinita, per la sua intraprendenza e per essersi presa cura di me e della mia voce. La ringrazio di avere osservato, ascoltato e guidato la mia energia....... Verso la libertà....

                                                                                

Con grandissimo affetto

                                                                                        

 

Anna

 

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